Le 5 octobre est paru sur le blog Sportivamente Sassari de Gianluca Derelitto un interview que j'avais réalisé avec lui. Ci-dessous vous pouvez le lire (en italien).
Am 5. Oktober erschien ein Interview von mir auf dem Blog Sportivamente Sassari von Gianluca Derelitto. Hier könnt ihr es lesen (auf Italienisch).
Il 5 ottobre è stata pubblicata un' intervista fatta con Gianluca Derelitto di Sportivamente Sassari. La potete leggere qui.
Gaëlle Thalmann, il talentuoso portiere della Torres femminile
Approdata a Sassari la scorsa estate, Gaelle Thalmann, estremo
difensore della Torres femminile, ha mostrato, già dai primi
allenamenti, di essere in possesso di quelle qualità che
contraddistinguono un portiere di ottimo livello, cioè la sicurezza, la
tempestività e la capacità di dirigere nel migliore dei modi il reparto
arretrato: doti che la giocatrice italo svizzera ha affinato nel corso
di una carriera che, fino allo scorso anno, si era sviluppata tra la
Svizzera e la Germania.
La Thalmann ha mosso i primi passi nel mondo del calcio con una
squadra maschile elvetica, il Bulle, tra le cui fila ha militato fino al
2000 per poi passare al Riaz, prima formazione di calcio femminile
nella quale ha militato. Fino al 2008 è rimasta in Svizzera, vestendo le
maglie del Vetroz, del Thun, del Zuchwil 05 e del Luwin. Si è
trasferita successivamente in Germania, dove, fatta eccezione per una
parentesi con il Grasshopper, è rimasta fino all’estate del 2012,
giocando con il Turbine Postdam, con l’Hamburger e con il Lokomotiv
Leipzig.
© Gianluca Derelitto |
La giocatrice elvetica vanta, nel suo palmares, 16 presenze con la
nazionale elvetica; la vittoria, nel 2003, della medaglia d’argento ai
Giochi Olimpici della Gioventù con la rappresentativa under 19; la
conquista del titolo universitario svizzero nel 2006; la vittoria del
campionato tedesco con il Postdam nel 2009. Di recente ha arricchito la
sua bacheca con la conquista della Supercoppa Italiana con la Torres
femminile, formazione nella quale ha deciso di trasferirsi per
confrontarsi con una realtà, per lei, nuova.
Gaelle, come è maturata la decisione di venire a Sassari?
“L’ultima stagione non è stata proprio positiva. Nella squadra dove
giocavo c’erano diverse cose che non andavano: mancava l’unità del
gruppo e abbiamo cambiato quattro allenatori in un anno, un vero e
proprio record per il calcio femminile. Pertanto sentivo l’esigenza di
cambiare aria e ho accettato ben volentieri l’offerta della Torres, la
squadra migliore d’Italia.”
Quali sono le tue impressioni sulla squadra e sull’ambiente in generale?
“Sono molto soddisfatta, il gruppo è ottimo, Sassari è una città
tranquilla e la Sardegna, dove non ero mai stata, è una regione molto
bella.”
Giochi in Italia da poco tempo, hai potuto notare delle differenze tra il nostro campionato e quello tedesco?
“Il calcio tedesco è più fisico, mentre in Italia si cura maggiormente l’aspetto tecnico.”
Qual è lo stato del calcio femminile in Svizzera?
“In Svizzera, il calcio è più lento, ma il livello sta migliorando
sia dal punto di vista tecnico che da quello tattico. Basta vedere che
lo Zurigo, in Champions League, ha lottato ad armi pari con una squadra
francese. Purtroppo abbiamo fallito la qualificazione agli Europei con
la nazionale, perdendo partite che dovevamo vincere, come quella con il
Kazakistan.”
Torniamo alla tua esperienza sassarese, ti aspettavi di giocare titolare fin da subito?
“Quando l’allenatrice mi ha detto che avrei giocato con la Lazio,
sono rimasta piacevolmente sorpresa. Poi, Arianna Criscione si è
infortunata a Cipro e io, per adesso, ho mantenuto il posto da titolare.
Tra di noi c’è una bella concorrenza, cosa che non sempre accade.”
Qual è la cosa che ti piace di più del tuo ruolo?
“Mi piace il fatto che devi sempre prendere delle decisioni. Il
portiere bravo è quello che prende le decisioni giuste al momento
giusto. Poi devi saper controllare le tue emozioni per dare sicurezza
alle tue compagne.”
Hai praticato altri sport o hai giocato solo a calcio?
“Fino a 18 anni ho giocato, con discreti risultati, anche a tennis.
Poi sono arrivata a un punto in cui dovevo scegliere e ho scelto il
calcio, sport che stavo per lasciare. Ho cambiato idea quando ho
ricevuto la convocazione per la nazionale under 19. Alcuni mi dicono che
se avessi scelto il tennis, magari avrei guadagnato più soldi.”
Cosa fai oltre giocare a calcio?
“Per il momento non faccio altro. Sono laureata in tedesco e storia,
materia alla quale mi sono appassionata nell’ultimo anno delle superiori
grazie a un professore geniale.”
Quali sono i tuoi passatempi preferiti?
“Mi piace molto leggere, ascoltare la musica e suonare la chitarra.”
Per chiudere l’intervista, ti senti più svizzera o più italiana?
“Ho vissuto di più in Svizzera, quindi mi sento più svizzera, però
quando gioca la nazionale italiana di calcio maschile tifo per
l’Italia.”
Source: Gianluca Derelitto, http://sportivamentesassari.it/?p=5904, 05.10.2012.
Aucun commentaire:
Enregistrer un commentaire