dimanche 7 octobre 2012

Intervista Sportivamente Sassari

Le 5 octobre est paru sur le blog Sportivamente Sassari de Gianluca Derelitto un interview que j'avais réalisé avec lui. Ci-dessous vous pouvez le lire (en italien). 

Am 5. Oktober erschien ein Interview von mir auf dem Blog Sportivamente Sassari von Gianluca Derelitto. Hier könnt ihr es lesen (auf Italienisch). 

Il 5 ottobre è stata pubblicata un' intervista fatta con Gianluca Derelitto di Sportivamente Sassari. La potete leggere qui.

Gaëlle Thalmann, il talentuoso portiere della Torres femminile

Approdata a Sassari la scorsa estate, Gaelle Thalmann, estremo difensore della Torres femminile, ha mostrato, già dai primi allenamenti, di essere in possesso di quelle qualità che contraddistinguono un portiere di ottimo livello, cioè la sicurezza, la tempestività e la capacità di dirigere nel migliore dei modi il reparto arretrato: doti che la giocatrice italo svizzera ha affinato nel corso di una carriera che, fino allo scorso anno, si era sviluppata tra la Svizzera e la Germania.

La Thalmann ha mosso i primi passi nel mondo del calcio con una squadra maschile elvetica, il Bulle, tra le cui fila ha militato fino al 2000 per poi passare al Riaz, prima formazione di calcio femminile nella quale ha militato. Fino al 2008 è rimasta in Svizzera, vestendo le maglie del Vetroz, del Thun, del Zuchwil 05 e del Luwin. Si è trasferita successivamente in Germania, dove, fatta eccezione per una parentesi con il Grasshopper, è rimasta fino all’estate del 2012, giocando con il Turbine Postdam, con l’Hamburger e con il Lokomotiv Leipzig.

© Gianluca Derelitto
La giocatrice elvetica vanta, nel suo palmares, 16 presenze con la nazionale elvetica; la vittoria, nel 2003, della medaglia d’argento ai Giochi Olimpici della Gioventù con la rappresentativa under 19; la conquista del titolo universitario svizzero nel 2006; la vittoria del campionato tedesco con il Postdam nel 2009. Di recente ha arricchito la sua bacheca con la conquista della Supercoppa Italiana con la Torres femminile, formazione nella quale ha deciso di trasferirsi per confrontarsi con una realtà, per lei, nuova.

Gaelle, come è maturata la decisione di venire a Sassari?
“L’ultima stagione non è stata proprio positiva. Nella squadra dove giocavo c’erano diverse cose che non andavano: mancava l’unità del gruppo e abbiamo cambiato quattro allenatori in un anno, un vero e proprio record per il calcio femminile. Pertanto sentivo l’esigenza di cambiare aria e ho accettato ben volentieri l’offerta della Torres, la squadra migliore d’Italia.”

Quali sono le tue impressioni sulla squadra e sull’ambiente in generale?
“Sono molto soddisfatta, il gruppo è ottimo, Sassari è una città tranquilla e la Sardegna, dove non ero mai stata, è una regione molto bella.”

Giochi in Italia da poco tempo, hai potuto notare delle differenze tra il nostro campionato e quello tedesco?
“Il calcio tedesco è più fisico, mentre in Italia si cura maggiormente l’aspetto tecnico.”

Qual è lo stato del calcio femminile in Svizzera?
“In Svizzera, il calcio è più lento, ma il livello sta migliorando sia dal punto di vista tecnico che da quello tattico. Basta vedere che lo Zurigo, in Champions League, ha lottato ad armi pari con una squadra francese. Purtroppo abbiamo fallito la qualificazione agli Europei con la nazionale, perdendo partite che dovevamo vincere, come quella con il Kazakistan.”

Torniamo alla tua esperienza sassarese, ti aspettavi di giocare titolare fin da subito?
“Quando l’allenatrice mi ha detto che avrei giocato con la Lazio, sono rimasta piacevolmente sorpresa. Poi, Arianna Criscione si è infortunata a Cipro e io, per adesso, ho mantenuto il posto da titolare. Tra di noi c’è una bella concorrenza, cosa che non sempre accade.”

Qual è la cosa che ti piace di più del tuo ruolo?
“Mi piace il fatto che devi sempre prendere delle decisioni. Il portiere bravo è quello che prende le decisioni giuste al momento giusto. Poi devi saper controllare le tue emozioni per dare sicurezza alle tue compagne.”

Hai praticato altri sport o hai giocato solo a calcio?
“Fino a 18 anni ho giocato, con discreti risultati, anche a tennis. Poi sono arrivata a un punto in cui dovevo scegliere e ho scelto il calcio, sport che stavo per lasciare. Ho cambiato idea quando ho ricevuto la convocazione per la nazionale under 19. Alcuni mi dicono che se avessi scelto il tennis, magari avrei guadagnato più soldi.”

Cosa fai oltre giocare a calcio?
“Per il momento non faccio altro. Sono laureata in tedesco e storia, materia alla quale mi sono appassionata nell’ultimo anno delle superiori grazie a un professore geniale.”

Quali sono i tuoi passatempi preferiti?
“Mi piace molto leggere, ascoltare la musica e suonare la chitarra.”

Per chiudere l’intervista, ti senti più svizzera o più italiana?
“Ho vissuto di più in Svizzera, quindi mi sento più svizzera, però quando gioca la nazionale italiana di calcio maschile tifo per l’Italia.”


Source: Gianluca Derelitto, http://sportivamentesassari.it/?p=5904, 05.10.2012.

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